Perché DDL Sicurezza se di sicurezza non c’è neanche l’ombra in questo disegno di legge?
Non basta il titolo per farci credere alle favole!
Sicurezza è libertà, maggiori tutele, politiche per rendere concreti i diritti, per il benessere delle persone. Per il Governo, sicurezza è sinonimo di controllo e repressione, una maglia sempre più fitta di reati e aggravanti per bandire chiunque esprima un pensiero critico, per intimorire chi sceglie l’antifascismo e la democrazia e non si rassegna.
La prova è il DDL sicurezza presentato dal Governo Meloni, un disegno di legge di natura illiberale e di stampo reazionario che fa del diritto penale e della repressione del dissenso la ricetta propagandistica, quindi gratuita e immediata, per rispondere a problemi complessi. Non a caso, problemi che hanno acquisito grande rilevanza mediatica negli ultimi anni e che il Governo è ben lontano dal voler risolvere. Il che rivela il suo vero fine, orientato a racimolare consenso con parole vuote e ingannevoli più che a costruire politiche a tutela delle persone e del loro benessere, contando sul silenzio e sull’inerzia di un elettorato stanco e rassegnato, e senz’altro ritenuto facilmente manipolabile.
Il disegno ci è chiaro: noi non ci stiamo!
Questo DDL prende di mira persone già ai margini, in particolare poverɜ o chi ha a disposizione meno mezzi, stranierɜ e migranti, senza tralasciare oppositorɜ politicɜ, giovani attivistɜ, manifestanti, persone attive nel volontariato. Lo fa creando nuovi reati, stringendo sempre di più la maglia del diritto penale, del divieto al dissenso fino a retrocedere così tanto nella difesa preventiva da passare oltre la soglia democratica. Lampante è la norma – se verrà approvata, come pare – che istituisce il reato di rivolta nelle carceri e nei centri di detenzione per persone straniere che si perfezionerebbe anche in caso di resistenza passiva, ad esempio uno sciopero della fame. Come può esserci più sicurezza in una democrazia se diventerà più pericoloso opporsi e protestare contro la legge ingiusta? Sappiamo bene che al Governo tutto questo non interessa, anzi.
La soluzione del Governo è la repressione: nuovi reati, meno noie.
È intollerabile che il Governo parli di sicurezza quando nei fatti intende indebolire i diritti e le tutele senza investire in politiche per contrastare la condizione precaria della vita di un numero sempre crescente di persone; senza quindi incentivare la partecipazione a una vita politica attiva, a una società che sia cittadinanza protagonista dei processi democratici, e invece brandendo il bastone securitario di quello che persino giuristi di diverso orientamento hanno definito "panpenalismo". Tutto questo è un atto gravissimo e pericoloso, mera propaganda, una beffa.
Costringendo i diritti e le tutele si minano solo le fondamenta della democrazia.
Non intendiamo restare a guardare.
Protestiamo contro questo disegno di legge.
Papaveri, ANPI Imola, ANPI Castel Guelfo, ANPI Castel San Pietro Terme, ANPI Borgo Tossignano, Casa del Popolo Castel Guelfo, CGIL Imola, Comitato Pace e Diritti del circondario imolese, Socratè, UDI Imola, Giovani Democratici Imola, Giovani Democratici Castel San Pietro, Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Imola, Associazione PerLeDonne Imola, Mese della Storia dei Neri, Edera, PuntoZero, Officina Coboldi, AVS - Sinistra Italiana
(in aggiornamento)